Canottieri a rischio: ultimi aggiornamenti

25/10/2014

«Inutile impugnare il verbale, la Canottieri Mincio deve rifare lo statuto ed i regolamenti». Questo il parere espresso dall’avvocato Vincenzo Mariconda, docente di diritto privato alla Cattolica di Milano, ex componente del Csm. Mariconda in un parere pro veritate inserirà le osservazioni necessarie, dopo che il presidente della Canottieri, Massimo Pelagatti, ha incaricato lo studio su delega del Cda per assistere la società nelle vie percorribili per tutelare la storica società di Cittadella.

L’indicazione, arrivata prima dello scadere dei 15 giorni concessi per eventuali osservazioni o controdeduzioni, conferma i rilievi degli ispettori ministeriali, seppur con lievi eccezione, e lascia al Cda la sola assemblea straordinaria quale strada per salvare la Canottieri dello scioglimento. «Non vogliamo lasciare nulla al caso - ha commentato Pelagatti - abbiamo scelto un luminare del diritto per garantire l’obiettività del giudizio. Ora stiamo valutando a chi rivolgerci per riscrivere lo statuto, ma in questa fase coinvolgeremo anche i soci».

Per questo, già dalla settimana prossima, per i soci sarà possibile inviare suggerimenti di indirizzo via mail a Pelagatti (massimo.pelagatti@canottieri.com), oppure lasciando una lettera al front office. «Non chiediamo ai soci di scrivere il nuovo statuto, ci aspettiamo delle indicazioni per come i soci vorranno vivere la Canottieri dei prossimi 100 anni».

Dato il fermento che la diffusione del verbale ha creato tra i soci, il cda si rende disponibile ad incontri in sede, per chiarire i punti segnalati dagli ispettori ed i gravi rischi per la Canottieri. Il primo sarà domenica 2 novembre, alle ore 15.30.
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