La nazionale Ungherese di canottaggio ospite della Canottieri

07/03/2016 - 27/03/2016

La Canottieri Mincio è sempre più conosciuta ed apprezzata in Europa e nel mondo. Grazie al successo mediatico ottenuto con la positiva esperienza di New Zealand, che ai mondiali francesi si è dimostrata ancora una volta la più forte al mondo (purtroppo per l'Italia), molte altre nazionali stanno prendendo contatto con la Canottieri per organizzare raduni e ritiri.

L'ultima nazionale in riva al Mincio è quella Ungherese, a Mantova dal 7 al 27 marzo. In questi 21 giorni la nazionale guidata dall’italiano Eros Goretti (già head coach del Messico), composta da atleti giovani e molto forti fisicamente, cercherà di crescere anche dal punto di vista tecnico. La nazionale di canottaggio Ungherese, che Goretti guida da pochissimo, ha una tradizione meno radicata di quella della canoa, tra le più forti al mondo. Molti ragazzi sono tuttavia promettenti, e se Goretti, tecnico di grande esperienza, avrà il tempo di lavorare, potranno togliersi grandi soddisfazioni. Terminato il periodo di allenamento alla Canottieri, ci sarà il Memorial Paolo D’Aloja, una gara internazionale a Piediluco in cui si potrà testare il livello degli equipaggi, soprattutto del 4 di coppia, che è la barca su cui l’Ungheria punta per la qualificazione olimpica. Qualificazione che sarà a Lucerna, in Svizzera, a maggio. In quella occasione l’Ungheria dovrà vedersela anche con l’Italia, che punta a qualificare la stessa barca. 
Sotto il profilo logistico, la permanenza alla Cano ha superato di gran lunga il periodo invernale trascorso in Grecia. Gli ungheresi hanno gradito il lago, la vicinanza con la città, la palestra e anche la sistemazione al Residence “In Centro”, nonché i pranzi e le cene alla “Fragoletta”, che rientravano nel contratto stipulato con la Canottieri. 

"Siamo molto soddisfatti che la Canottieri sia tra le mete preferite dalle nazionali di canottaggio di tutto il mondo - commenta il consigliere Mirko Todeschi - ci avevano contattato anche Hong Kong e Russia, ma abbiamo preferito l'Ungheria perché ha scelto un periodo dell'anno in cui la sede è meno frequentata. Siamo certi che, oltre alle strutture ed alla bellezza che possiamo offrire, a fare la differenza sia anche l'accoglienza estremamente professionale che riserviamo ai nostri ospiti. Merito dell'esperienza a livello internazionale di Marco Penna e Marco Testoni, che sanno come trattare atleti di questo calibro, che al contrario di altri atleti top di altri ambienti sportivi non chiedono lusso e comodità ma un ambiente sereno e sano, per trovare la giusta concentrazione per lavorare bene".




 
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