Piscina coperta: alcuni chiarimenti

07/02/2016

Prendiamo atto della notizia apparsa sui quotidiani locali e sul profilo facebook di” Famiglie per la Canottieri Mincio” per segnalare che nulla di ufficiale ad oggi è stato comunicato dal Comune di Mantova in merito al parere della Commissione paesaggistica relativa al progetto di copertura stagionale della piscina di 25mt.

Nell’Assemblea del 13/12/2015  è stato chiaramente spiegato l’iter Amministrativo di approvazione della piscina con la chiara consapevolezza dei Soci presenti che l’approvazione del progetto è sempre stata subordinata all’autorizzazione da parte della Soprintendenza di Brescia con il parere consuntivo non vincolante della paesaggistica del Comune di Mantova.

Il Consiglio di Amministrazione, ha appreso con stupore il diniego della Commissione Paesaggistica di Mantova solo dagli organi di stampa, e dai social network in ogni caso qualora questa prospettiva dovesse concretizzarsi, questo non comporta alcun impedimento alla conclusione favorevole dell’iter procedurale per l’approvazione del progetto.

Nel voler rassicurare i Soci in merito alla parte  di quota ordinaria destinata al parziale finanziamento del progetto di cui sopra, siamo a specificare che essendo l’UNA TANTUM, parte della quota ordinaria essa viene esclusivamente destinata allo scopo per cui è stata deliberata a larghissima maggioranza dall’Assemblea del 13/12/2015. Qualora l’iter autorizzativo dovesse trovare esito negativo l’importo anticipato dai Soci non potrà in nessun modo essere destinato ad altre finalità, tantomeno a coprire altre “scoperture” di Bilancio.

Per ciò che concerne la pagina Facebook “Famiglie  per la  Canottieri Mincio”, restiamo perplessi in merito al fatto che dietro a questo profilo si celino dei membri della Canottieri. Il Consiglio di Amministrazione, nel rispetto dei principi della cooperativa ha sempre rispettato la promozione del vivere civile e l’ascolto di tutte le anime che compongono la Canottiere e quindi non capiamo le motivazioni dell’acredine manifestata e che traspare sui social network assieme ad una distorta narrazione della realtà.

 
L'aula Magna gremita dai SociL'aula Magna gremita dai Soci
L'aula Magna gremita dai Soci
La piscina coperta si farà. I Soci della Canottieri si sono espressi ed hanno deciso che vogliono una sede viva tutto l’anno, dando mandato al Cda di realizzare la copertura della piscina media e la struttura polivalente per l’attività invernale.

L’assemblea si è aperta con la comunicazione del presidente Massimo Pelagatti che ha ricordato come il voto fosse sulla volontà o meno di strutturare la sede per la stagione fredda. Nessuna guerra tra fazioni, ma solo un Si o un No ad un progetto che nasce oggi perché “dopo l’assemblea straordinaria la nostra Cano gode di una nuova credibilità, che dobbiamo sfruttare, perché una società che non investe nel suo futuro è destinata a scomparire”. La situazione positiva si è estesa anche alla fiducia da parte degli Istituti di credito, grazie al conto economico che torna in positivo dopo 5 anni e una situazione debitoria ancora pesante ma in via di miglioramento. Ovviamente l’approvazione del progetto è subordinata all’autorizzazione da parte della Soprintendenza di Brescia con il parere consuntivo non vincolante della paesaggistica del Comune di Mantova.

Durante l’assemblea, svoltasi nell'aula Magna dell'Università di Mantova, unico locale disponibile in città, è toccato ai consiglieri Massimo Dal Forno e Matteo Cantoni presentare il progetto tecnico, il piano finanziario e lo stato di salute dei conti della Cano. L’investimento stimato è di circa 500.000 euro, per la maggiori parte coperto dai soci con la quota di scopo di 50 euro divisa tra il 2016 ed il 2017, ed il resto finanziato da un Istituto di Credito. La gestione energetica si aggira sui 65-000/70.000 euro l’anno “è una stima prudenziale – ha puntualizzato Dal Forno – perché la ditta che ci fornirà l’impianto ci ha garantito una spesa di 50.000 euro l’anno”. L'afflusso atteso, su un mercato che attualmente conta due sole strutture simili, è di 200/250 al giorno, che nel medio termine ripagherebbero completamente l’investimento.  
Altro punto molto importante per i Soci è l’affluenza dei terzi: “Questa struttura è concepita per i Soci – ha spiegato il Cda – che ne saranno i principali fruitori ad un prezzo calmierato rispetto al mercato di almeno un 20%. L’affluenza dei non soci per i corsi verrà valutata a seconda dell’affluenza dei Soci. Ovviamente escludiamo da questo ragionamento eventuali promettenti atleti del settore nuoto, che finalmente potrà riprendere vita, consentendo agli atleti mantovani di nuotare sotto le insegne di una società della città. In questo caso anche i non soci saranno i benvenuti.  

Una decina gli interventi dei soci, sia a favore che contro. Chi ha invitato al No ha espresso perplessità sulle ridotta capienza della vasca, sia dal punto di vista igienico che del comfort dei bagnanti. Su entrambi i fronti sono arrivate le puntuali rassicurazioni del Cda, che ha assicurato di aver considerato entrambe le questioni. Dal punto di vista igienico il rispetto delle normative vigenti è già in atto alla Canottieri, mentre il progetto di una piscina olimpionica avrebbe richiesto un investimento di almeno due milioni di euro, cifra indisponibile per il bilancio societario.

Il risultato finale della votazione:
934 voti espressi (529 per delega)
13 astenuti (2%)
273 contrari (29%)
648 favorevoli (69%)

Per quanto riguarda il secondo punto in votazione, "l'aggiornamento del Regolamento di Sede ai sensi dell’articolo 2521 ultimo articolo del codice civile con nuovo articolo: Il credito costituito dalle quote annue sociali dovute e da ogni altro servizio aggiuntivo sottoscritto dal socio dovranno essere pagate entro i periodi e nelle eventuali rate stabilite dal Consiglio di Amministrazione, facendo presente che trascorsi 30 giorni dal termine ultimo fissato verrà applicata penalità corrispondente a 1/5 dell’intera quota del credito qualunque sia il residuo saldo", il punto non è stato trattato per la mancanza del quorum pari ad 1/5 degli aventi diritto di voto. 
 
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