Borghi convocata per il progetto Olimpico Fin

11/03/2016

“E’ un treno che passa una volta sola nella vita”. Il treno che potrebbe portare Sara Borghi a Tokio 2020 passa per Roma, dove la tuffatrice della Canottieri Mincio è stata convocata per il progetto “2020 – 2024”. Una intuizione della Fin (Federazione italiana nuoto), nata per scongiurare il vuoto generazionale dietro a Tania Cagnotto (30 anni), Maria Marconi (31) e le altre campionesse azzurre, in vista delle Olimpiadi dopo Rio 2016. “A Trieste in occasione degli ultimi campionati italiani – racconta Borghi, classe 1997 - Oscar Bertone (direttore del  Centro di Preparazione Olimpica Acqua Acetosa “Giulio Onesti”) mi ha detto che ero stata selezionata, e dunque ho l’occasione di trascorrere i prossimi 4 anni allenandomi con i tecnici federali, rimanendo ospite del Centro a Roma”.

Insieme alla mantovana la stessa opportunità è stata offerta solo ad altre due atlete, Elena Bertocchi (Canottieri Milano) e Laura Granelli (Bergamo nuoto). Una terza atleta potrebbe essere individuata a breve. “Ho pensato subito che fosse una grande opportunità per me, anche se non ho detto subito si, in quanto non era chiaro se avrei potuto rimanere tesserata per la Canottieri Mincio e se Massimo Nibioli avrebbe potuto continuare a seguirmi. Per me si tratta di un passaggio importante”. Dalle ultime notizie tuttavia sembra che questo nodo sia stato risolto, anche grazie alla disponibilità del tecnico della Mincio di seguire l'atleta anche a Roma. “E’ chiaro che poi il futuro  dipenderà da me, perché allenarsi con i tecnici della nazionale significa essere sempre sotto osservazione, non solo durante le gare. In una disciplina come i tuffi, in cui mesi di allenamenti si esplicitano in pochi secondi di gara, questo è molto importante per dimostrare il proprio valore”. Borghi a Roma frequenterà anche l’università, probabilmente fisioterapia a “La Sapienza”, o Scienze Motorie. In caso diventasse atleta di interesse internazionale si concretizzerebbe inoltre la chiamata di un Gruppo sportivo militare. “Scegliere di trasferirsi per i prossimi 4 anni non è semplice, sono molto legata alla famiglia ed agli amici. I miei genitori tuttavia sono i miei primi sostenitori e mi hanno consigliato di accettare”. Basta saltare sul treno giusto.   
 
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