Facciamo squadra con la salute

30/09/2015

Il progetto "La Squadra è la mia salute",  nasce dalla collaborazione tra ASL Mantova, Medici di Famiglia, Federazione Italiana Medici Sportivi, Comitato Provinciale del CONI Mantova e Ufficio Scolastico Territoriale di Mantova, perseguendo la finalità del benessere della popolazione di giovani sportivi secondo una logica di integrazione.

Si intende valorizzare l’importante ruolo educativo e formativo assunto dagli allenatori e dai dirigenti sportivi, in particolare nell’età preadolescenziale; ruolo riconosciuto dallo stesso target giovanile. A questa età, infatti, mentre inizia un progressivo naturale “allontanamento” dall’ambito educativo familiare, alla ricerca di nuovi equilibri ed autonomie, il coach costituisce una figura di riferimento che educa alle regole sportive del sacrificio, della competitività, del gioco di squadra e del rispetto dell’avversario tracciando un percorso educativo di autodeterminazione rispetto ad un armonico e solido sviluppo psicofisico e relazionale individuale e di gruppo, fondato anche su scelte di salute. Il gruppo diventa il contesto e l’esperienza favorevole allo sviluppo del potenziale del singolo, permette di favorire la crescita dei ragazzi che ne fanno parte e facilita processi di trasformazione e cambiamento, in quanto centrato sulla sintonizzazione interna, sul coinvolgimento attivo e sulla creatività.

La Canottieri Mincio partecipa con un tecnico per settore sportivo ed i due consiglieri Gianni Mistrorigo e Mirko Todeschi.  

La quotidianità del rapporto tra allenatore e giovani atleti può consentire da un lato la messa in atto di azioni di prevenzione e dall’altro una lettura tempestiva di eventuali situazioni di rischio cui possono esporsi singoli componenti della squadra. L’autorevolezza riconosciuta dell’allenatore crea favorevoli condizioni di ascolto. Infine, le scelte indirizzate a stili di vita favorevoli alla salute della squadra possono avere influenza anche nel gruppo dei pari che gravita intorno (amici, compagni di classe, tifosi). Il ruolo di testimonial degli allenatori e dirigenti sportivi è un’ occasione importante per offrire i cosiddetti “short message” o counselling educativi brevi, che, a fronte di un impegno estremamente limitato per l’educatore, ma contestualizzato in momenti importanti della vita dei giovani sportivi, possono avere significativi effetti sulle scelte di salute. Elemento cardine del progetto è la coerenza dei contenuti sanitari con la mission della promozione sportiva. L’allenamento non è solo addestramento tecnico e tattico, ma…lezione di vita.

È facile dunque trovare parallelismo tra l’educazione sportiva e la tutela della salute. L’obiettivo finale è quello di favorire e potenziare lo sviluppo di quelle competenze (life skills - OMS) necessarie ai giovani per affrontare le sfide della vita e optare per scelte consapevoli di salute
 
OBIETTIVI

1. rendere consapevole l’allenatore/dirigente del proprio ruolo e valorizzarne la valenza e l’autorevolezza educativa;
2. favorire la prosecuzione dell’attività sportiva in particolare nei quattordicenni (fascia di età caratterizzata da un’alta percentuale di abbandono dello sport);
3. prevenire e contrastare l’abitudine al fumo, alle sostanze illegali e tossiche per la salute (doping,droghe);
4. prevenire e contrastare il gioco d’azzardo;
5. sensibilizzare all’utilizzo corretto del casco, delle cinture, del telefonino alla guida ed altri fattori di protezione;
6. sensibilizzare ad una corretta alimentazione e riconoscere il pericolo dell’abuso di alcol;
7. prevenire le malattie sessualmente trasmesse;
8. informare sui servizi dedicati ai giovani (Consultorio Giovani);
9. favorire e potenziare lo sviluppo di alcune competenze
 
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