230.000 euro per le darsene
19/10/2012
Un'immagine dei lavoriUn'immagine dei lavori Le darsene, soprattutto quella principale, sono luoghi legati all’immagine storica della Canottieri e funzionali alle attività e agli sport nautici. La loro cura e la loro manutenzione restituisce ai Soci un’immagine della sede perfettamente in linea con la bellezza dei luoghi su cui sorge. Da qui la decisione del Cda di affrontare l’impegnativa opera di risanamento delle due aree, che erano in sostanziale abbandono. Il loro stato attuale è frutto di un lavoro iniziato alla fine del 2009 e durato più di due anni. In entrambe il lavoro più importante è stato il consolidamento delle rive attraverso la palificazione. Le rive di terreno argilloso infatti tendono ad erodersi a causa dell’acqua. L’infissione dei pali impedisce questo fenomeno. Sono stati piantati 644 pali di castagno non decorticato, un legno molto resistente (i pali costano € 62,00 l’uno) della lunghezza di 4m l’uno. L’intervento è stato concordato con il Parco del Mincio, che ha indicato anche il materiale e le macchine da utilizzare. Qualcuno ricorderà l’operazione per piantare i pali, condotta sia da terra che dall’acqua ed abbastanza spettacolare, portata a termine anche con uno speciale mezzo galleggiante che ha pareggiato i pali una volta conficcati nelle acque. Una volta terminato questo lavoro è stata scavata una piccola trincea, rivestita di tessuto-non-tessuto e riempita con ghiaia di grossa pezzatura. Sopra di questa sono stati posati i tubi ed i cavi che portano ad ogni posto barca energia elettrica ed acqua, a disposizione dei Soci. Sopra questa fondazione è stato messo l’assito (in legno di larice) di camminamento con il relativo impianto di illuminazione.
Oltre alle motivazioni citate in apertura, altre due opportunità hanno mosso il Cda. La prima riguarda la darsena “90”. Il suo recupero è stato anche finalizzato alla razionalizzazione della nuova area vela. Vanno ringraziati i velisti che hanno accettato lo spostamento, liberando territorio prezioso per i Soci.
Per quanto riguarda invece la darsena “Grande”, si è approfittato dei lavori per posare i cavi del fotovoltaico, mettendo in comunicazione la cabina elettrica con la pompa di calore (che è sotto la terrazza) e con la zona delle cucine del ristorante.
Un'altra immagine dei lavoriUn'altra immagine dei lavori Per le due darsene i lavori di palificazione sono stati realizzati dalla Folicaldi Costruzioni (Virgilio), mentre la realizzazione delle pedane è stata affidata alla Barbieri Legnami (S.Giorgio). Oltre ad essere due delle poche aziende mantovane specializzate nella realizzazione di questo tipo di opera, la scelta è ricaduta su di loro perché sono aziende di Soci, e dunque oltre alla concessione di un prezzo scontato, si è data per assodata la volontà di realizzare il lavoro al meglio delle potenzialità, per altro, trattandosi di aziende di grande esperienza, già molto alte. BM Termosanitaria (Mantova) si è occupata della posa delle tubature, Seind (S.Silvestro) degli impianti elettrici e Francia Paolo e C. (Mantova) della realizzazione delle strutture coperte che ospitano le barche di proprietà della Canottieri. I lavori edili sono stati eseguiti dalla ditta Ferri Libero (Mantova). Infine da Macor Sport (Borgoforte) si sono acquistate boe e catene.
Costi (tutti i costi si intendono già al netto di Iva):
Folicaldi Costruzioni € 100.169,00
Barbieri Legnami € 72.188,51
Seind € 28.569,00
Ferri Libero € 11.120,00
BM Termosanitaria € 9.570,00
Francia € 5.123,66
Macor Sport € 700,00
Totale: 227.440,17
I costi si riferiscono agli anni 2010 e 2011. L’ammortamento delle opere sulle darsene verrà ammortizzato in 35 anni, 1,5% il primo anno e l’ultimo e 3% i restanti anni. Nell’anno 2011 l’ammortamento espresso in bilancio è stato dunque di circa 5.200 euro, che sono inclusi nei 625.230 euro iscritti tra gli “ammortamenti delle immobilizzazioni materiali”.
I servizi offerti (posto barca, luce, acque ed elettricità) sono attualmente gratuiti, ma il Cda è intenzionato ad introdurre un extra per fruirne. Già lo scorso anno si era iniziato a censire le imbarcazioni, si prega dunque chi ne è proprietario di recarsi al front office e fornire i dati. E’ bene ricordare infatti che il regolamento di Sede recita all’art 18: “Il Consiglio può autorizzare il Socio a tenere all’ormeggio o a rimessaggio, nei soli luoghi tassativamente indicati, un’imbarcazione di sua proprietà privata, purché sottoscriva il contratto di ormeggio predisposto dalla società. Il Socio non ha diritto ad alcun risarcimento dalla Società per danni che, per qualsiasi causa, fossero subiti dalla sua imbarcazione”. Eventuali recuperi da parte della società di imbarcazioni affondate o in procinto di affondare verranno addebitati ai proprietari.