Comunicato collegio sindacale

28/05/2015

COMUNICAZIONE A TUTTI I SOCI DELLA CANOTTIERI MINCIO SOC. COOP.
 
Gentili soci, a seguito della richiesta presentata in data 6 maggio 2015 dai soci della Canottieri Mincio di modifica dello statuto sociale, il Collegio Sindacale ha ritenuto, in relazione alla legittimità delle modifiche proposte e a tutela dei soci della Canottieri, di interpellare il Ministero dello Sviluppo Economico che svolge funzione di controllo sulle Cooperative. Il Ministero interpellato ha dato disponibilità per il giorno 21 maggio 2015; il Collegio Sindacale ha invitato all’incontro il CdA e i rappresentanti dei firmatari la proposta di modifica. I rappresentanti dei firmatari, causa impegni improrogabili del loro legale, la cui presenza era ritenuta essenziale, non hanno partecipato all’incontro. Il Collegio Sindacale, stante il termine di 30 giorni dalla presentazione delle firme previsto dallo Statuto Sociale entro il quale il CdA è tenuto a convocare l’Assemblea, salvo che il rifiuto di provvedere appaia legittimo ai sensi delle norme di legge, non avendo il Ministero fornito altre date utili entro tale termine, non ha potuto spostare ulteriormente l’incontro. Il Collegio Sindacale è altresì disponibile ad intervenire ad una ulteriore riunione che i proponenti la modifica fissino a loro volta con il Ministero. Come ha sostenuto il Collegio Sindacale e sul punto aveva concordato anche il legale dei proponenti, sarebbe stato preferibile un incontro in comune, ma le regole statutarie della Canottieri impongono al Collegio di fornire l’informazione entro i termini che abbiamo prima ricordato (30 giorni dalla richiesta dei soci). Il Collegio Sindacale, a garanzia dell’intera compagine sociale, ha trasmesso anticipatamente al Ministero la documentazione riguardante lo statuto vigente, i verbali della verifica straordinaria, il regolamento e le testuali proposte di modifica presentate dai soci, nonché la richiesta del Collegio Sindacale di esaminare la documentazione al fine di fornire un parere.  Il Ministero ha precisato che non è prevista la possibilità di rilasciare pareri per iscritto e quindi il contenuto del colloquio avuto e di quelli eventualmente successivi deve ritenersi informale, seppur ovviamente dotato di autorevolezza in relazione alla funzione di controllo che il Ministero svolge sulle Cooperative. Il Collegio Sindacale ha, durante l’incontro, testualmente letto le proposte di modifica dello statuto formulate dai soci e ciò per ogni singola modifica richiesta dello statuto (articolo per articolo).

• In relazione alla modifica dell’art.5 dello statuto, che intende prevedere la categoria dei c.d. “aggregati”, il Ministero ha risposto che questa figura non è prevista dall’ordinamento;

• In relazione alla modifica dell’art.7 dello statuto nella quale si chiede l’esonero degli aggregati dal versamento della quota a fondo perduto in deroga all’art.8 comma a) dello statuto sociale, il Ministero ha fatto presente che tale modifica violerebbe il principio di parità di trattamento dei soci, laddove l’acquisizione della qualità di socio fosse diversa tra figli di soci diventati maggiorenni esonerati dal pagamento secondo quanto prevede la proposta e soggetti non figli di soci.

• In relazione alla proposta di soppressione dell’espressione contenuta all’art.8 lettera a) terzo trattino “quota che potrà essere stabilita in misura differenziata per i giovani di età compresa tra i 18 e 25 anni al fine di agevolarne l’ingresso nel rispetto degli scopi mutualistici”, il Ministero ha sostenuto che è ammissibile il mancato pagamento della quota di iscrizione, ma ciò deve avere valore per tutti gli aspiranti soci, senza differenziazione tra figli di soci e non.

• Per quanto concerne il punto 4) della richiesta, riguardante le procedure di ammissione dei richiedenti non figli di soci e dei criteri di loro ammissibilità, essa non riguarda modifica dello statuto sociale ed il regolamento può essere cambiato tenendo però presente l’uguale trattamento tra i soci;

• In relazione al punto 5, con cui si chiede che possa essere attribuita la qualifica di socio ordinario ai figli di soci che abbiano raggiunto la maggiore età prima del 29 dicembre 2014, (data di registrazione del nuovo statuto della Canottieri) senza il versamento della quota di Euro 1.000, il Ministero ha fatto presente che tale modifica viola la parità di trattamento tra i soci.

Il Ministero ha sostenuto che la società ha ampia autonomia di gestione e pertanto l’assemblea dei soci ha potere in questo senso, ma l’approvazione di modifiche non conformi ai principi di mutualità e di parità di trattamento dei soci ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e dei principi cooperativi, può comportare, in caso di verifiche degli organi di vigilanza, la concreta possibilità che la società possa subire provvedimenti anche gravi, che potrebbero compromettere la prosecuzione dell’attività della Cooperativa.

Il Collegio Sindacale ritiene di aver adempiuto in modo corretto ai propri compiti di tutela dell’intera compagine sociale della Canottieri Mincio, riferendo il contenuto del colloquio intercorso. Va da sé che in mancanza di un parere scritto, il cui rilascio non è previsto dal Ministero, utile potrà essere un’ulteriore riflessione da parte dei rappresentanti dei proponenti le modifiche, dopo il colloquio che gli stessi avranno con il Ministero.

Mantova, 26/05/2015

       Il Collegio Sindacale
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