Master Circuito giovanile FIT-BABOLAT 2014
28/09/2014
Finalisti e semifinalisti under 10Finalisti e semifinalisti under 10 Per quanti se lo fossero persi, sono i numeri a raccontare il master finale di Macroarea, circuito giovanile Fit-Babolat, giocato alla Canottieri Mincio. Erano 175 gli atleti provenienti da tutta Italia, i migliori cinque tennisti, maschi e femmine, di ogni Macroarea, delle categorie under 10, 12, 14, 16, per un totale di 168 incontri disputati sui 9 campi messi a disposizione dalla Società.
Per quanti invece c’erano, i numeri passano in secondo piano, e rimarranno negli occhi tre giorni e mezzo di buon tennis, condito dalla genuinità, vitalità e passione di questi giovani tennisti. In campo si sono viste le lacrime di rabbia di qualche under 10 e 12, la fatica dei più grandi, come nella finale infinita dell’under 16 maschile tra Edoardo Lavagno (2.6, Ct Pleiadi Torino) e Marco Miceli (2.8 Junior tennis Palocco, Roma), vinta da quest’ultimo dopo 3 ore e mezza di scambi vibranti.
Miceli ha ricevuto il Memorial LanzilaoMiceli ha ricevuto il Memorial Lanzilao Miceli riceve anche il memorial Lanzilao, consegnato dalla moglie, Giusy Lanzilao. Sentiremo parlare ancora dell’under 14 Isabella Tcherkes Zade (2.8, Tc Castellazzo), che vince la sua categoria in finale contro Isabel Camilleri (3.3 Tc Montecatira) senza perdere nemmeno un set in tutto il torneo, poi corre a Parma per giocare la prima di serie A (vinta contro il Tc Parioli). Deve fare i conti con Tcherkes anche la beniamina del pubblico di casa, Francesca Bottardi (3.4), che ai quarti ha ceduto 6/2, 6/0, un risultato penalizzante rispetto a quello che si è visto in campo. Karthiga Thavarajasingam, vincitrice U16 FKarthiga Thavarajasingam, vincitrice U16 F Altra giocatrice dal cognome impronunciabile e dalla palla “pesante” è Karthiga Thavarajasingam (3.4, Tc Kalta, Palermo), che mette a segno un positivo contro Elsa Rebecca Terranova (3.1, Tc Castellazzo), in un bel match in cui la maggiore esperienza in campo della parmense non riesce a sopperire l’impressionante capacità atletica dell’avversaria. Nell’under 14 maschile il talentuoso Andrea Leonardi (3.2, Sisport Fiat), non è riuscito a tenere la giusta regolarità per avere la meglio su Gian Marco Ortenzi (3.3, Green Hill), che al contrario sbaglia meno dell’avversario, anche se nel secondo set rischia molto e avanti 5/4 40/15 si fa rimontare e deve vincere al tie.
Meno combattuta la finale dell’under 12 femminile tra Elisa Rachele Zingale (3.5, Tennis time Champion) e Sofia Pizzoni (4.1, Tennis training, Foligno). Con sommo dispiacere del maestro da Ponte, compagno del papa Paolo, compagno nella nazionale over 50, Zingale si arrende al gioco regolare ed al contempo aggressivo dal fondi di Pizzoni, che sa gestire meglio i punti importanti. Andrea De Berchi riceve la racchetta BabolatAndrea De Berchi riceve la racchetta Babolat Andrea De Berchi (3.5, Brett Lavazza tennis accademy), alla sua prima uscita con il maestro Adriano Parodi, vince il titolo under 12 maschile dopo una bella lotta con Matteo Ledda (3.5, Sporting Quartu), che nonostante una fisicità inferiore gioca un tennis tecnicamente preciso. Come tanti altri giocatori, tra qualche anno potrebbe rivelarsi una bella sorpresa.
Durante le premiazioni il delegato provinciale Fit Giovanni Uggetti ha consegnato alla Vicepresidente Chiara Faveri il premio della federtennis: “Siamo orgogliosi – ha commentato Faveri - di aver ospitato questi ragazzi e ragazze che rappresentano il futuro del tennis italiano. Speriamo di avervi lasciato una buona impressione di Mantova e della nostra storica società. E’ giusto ricordare anche le persone che hanno lavorato perché tutto si svolgesse nel migliore dei modi, i giudici arbitri Gianni Iudicone e Nando Toso, il direttore del torneo Adriano Da Ponte, gli arbitri di sedia e i preziosi volontari, oltre ovviamente a tutti i soci della Cano che rendono possibile tutto questo”.
Saluto finale anche del responsabile marketing di Babolat, Cristiano Ronchi, che ha consegnato ai vincitori la nuovissima racchetta con il chip: “Si chiama Play and Connect – ha spiegato - ed è la nuova tecnologia esclusiva di Babolat. In sostanza, è un sensore applicato nel manico della racchetta e che è capace di fornire dei dati fondamentali sulla prestazione di un giocatore.
“Tutto il Cda ed i Soci sono lieti di ospitare il master finale Macroarea del circuito giovanile Fit-Babolat - ha commentato il consigliere con delega allo sport Gianni Mistrorigo - un evento che vedrà impegnati sui nostri campi i migliori under d’Italia. Ovviamente ringraziamo la Federazione Italiana Tennis per la fiducia che ci accorda nell’organizzare una manifestazione di questa portata e complessità. La macchina organizzativa dello staff tennis e dei volontari - prosegue Mistrorigo - è già pronta ad operare al massimo, mi sembra tuttavia doveroso ringraziare i Soci perché è a nome loro che ospitiamo questo evento, che per quattro giorni mette Mantova e la nostra Società al centro del panorama tennistico italiano. Sono sicuro che lo spettacolo compenserà ampiamente qualche possibile disagio”.
A maggiori ragione perché tra i qualificati ci sono anche due mantovani, l’atleta della società ospitante Francesca Bottardi (under 14 femminile alla e Francesco Tesfagabri (under 10 maschile), della Mutti e Bartolucci tennis clinic. “Un buon risultato per il tennis mantovano – ha spiegato il delegato della Fit Giovanni Uggetti –ovviamente ringraziamo la federazione per la scelta di Mantova quale sede di questa manifestazione”.
A gestire il torneo saranno il direttore Adriano Da Ponte e i giudici arbitri Nando Toso e Gianni Iudicone, che prevedono circa 60 incontri nei primi due giorni di gioco.
Per chi viene a Mantova la Canottieri grazie al Comune capoluogo e la Provincia ha organizzato anche la visita di Palazzo Te e Palazzo Ducale. “Un modo per rendere piacevole il soggiorno dei nostri ospiti – sottolinea la vice presidente Chiara Faveri – perché portino con se un ricordo positivo di questa esperienza. Per il vincitore della categoria under 16 maschile inoltre ci sarà un premio speciale, in ricordo di Federico Lanzilao: “Sono molto fiera che la Canottieri abbia deciso di associare una manifestazione giovanile alla memoria di mio marito - spiega Giusy Lanzilao – anche lui avrebbe apprezzato”. “Quando si opera in stretta collaborazione tra Enti e società si raggiunge l’eccellenza – ha chiuso il delegato del Coni Giuseppe Faugiana – solo così Mantova può emergere”.
Gli orari di gioco ed i tabelloni verranno messi a disposizione quanto prima una volta che liste saranno definitivamente chiuse. Potrebbero volerci alcune ora, ma il sito della Canottieri Mincio verrà aggiornato non appena i giudici arbitri Toso e Iudicone avranno terminato il loro lavoro.