09 Giugno 2009 - NJT: I protagonisti

09/06/2009

Gianmaria La Rosa
Gianmaria La Rosa, under 14 della Sicilia Tennis Academy, arriva a Mantova con qualche giorno d’anticipo dal suo esordio nel NJT. La faccia gentile e i modi educati di chi è abituato a vivere con gli adulti. Fisico magro e allungato, i muscoli arriveranno nelle prossime stagioni. Gianmaria non è qui con la famiglia, lo accompagna il maestro Maurizio Lazzaroni.
 
Maurizio è un volto conosciuto alla Canottieri, è lui che al tempo dell’ ATP Challenger seguiva e segue tutt’ora Alessio Di Mauro e Gianluca Naso. Chiamarlo maestro non è sufficiente per specificare le sue mansioni e occupazioni: 39 anni, da ormai 20 maestro di tennis, cranio rasato e fisico da decatleta, Maurizio spiega che il suo concetto di allenare è fungere da traino ed esempio per gli atleti: “se vedono correre me, si rendono conto che lo devono fare anche loro, vanno stimolati, eseguire gli esercizi insieme è il modo per coinvolgerli”. Parla con entusiasmo dell’accademia creata da lui insieme a Fabio Rizzo e Francesco Falsaperna; una struttura con 4 campi, 7 tecnici, e 15 atleti da seguire dalla preparazione fisica fino alle trasferte in giro per il mondo. Un organizzazione analitica del lavoro con scadenze annuali, dove è importante anche prevenire i possibili stop per infortuni, un osteopata visita mensilmente i tennisti; all’equipe medica milanese del dott. Di Rosa si ricorre solo in casi estremi.
 
Solo da qualche anno la Sicilia Tennis Academy segue i più giovani: 2 under 12 e 2 under 14, che sono il nostro Gianmaria e la testa di serie n°1 del torneo Luca Cantale. Anche per gli under vita da professionisti. La giornata mantovana di Gianmaria inizia con la passeggiata che dall’albergo porta alla Cano, il tempo di sistemare le borse e subito si comincia a correre all’interno del campo seguono i saltelli, gli skip, gli scatti, la corsa laterale, il maestro esegue l’allievo ripete; non somiglia al riscaldamento rallentato che precede una seduta tecnica, in quei movimenti c’è misura , energia e molta serietà. Arriva il momento della palla medica che i due si passano imitando i gesti che faranno con la racchetta. Solo adesso dopo 40 minuti si gioca; 1 ora e 20 di tennis, gesti semplici movimenti puliti, si sente il suono di chi sa colpire la pallina.
Dopo pranzo si ricomincia con la racchetta in pugno, campo n° 7 , qualche socio della Cano ha notato la piacevole presenza e segue interessato.
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