Addio ad Alberto Antoniazzi, “sceriffo buono” della Cano

17/06/2025

Addio ad Alberto Antoniazzi, “sceriffo buono” della Cano
Se n’è andato Alberto Antoniazzi, per tutti semplicemente “lo sceriffo”. Una figura familiare e amata alla Canottieri Mincio, dove da anni era presenza costante, vigile e attiva. Ma guai a confondere il soprannome con il carattere: Alberto era uno “sceriffo buono”, animato da un profondo senso di appartenenza e da un affetto sincero per la “Cano”, che aveva nel cuore.
Instancabile, sempre pronto a mettersi in gioco per la buona riuscita di ogni iniziativa in sede, Antoniazzi era l’anima silenziosa di mille piccoli gesti che facevano la differenza. Lo si vedeva sfrecciare in sella alla sua bicicletta, inseparabile compagna di pattugliamenti tra il parco e il parcheggio della società, spesso in compagnia dell’altro “sceriffo”, Scapi. Insieme formavano una coppia inconfondibile.
Per chi parcheggiava male o lasciava il prato sporco, non c’erano scuse. Alberto era inflessibile. Ma dietro l’apparente severità, si nascondeva un intento nobile: quello di educare, soprattutto i più giovani, al rispetto degli spazi comuni e al senso civico. Un’educazione fatta con l’esempio, con la costanza, con l’amore.
La sua assenza lascia un grande vuoto nella comunità della Canottieri Mincio. Ma resterà vivo il suo ricordo, nella memoria di chi lo ha conosciuto, nei chilometri percorsi in bici, nei sorrisi che sapeva regalare e nel silenzioso impegno che metteva ogni giorno per la sua seconda casa.
Omeganet - Internet Partner