COSTI ENERGETICI 2022 (aggiornamento)

29/11/2022

Gentili Socie e Soci,
sono a tutti evidenti gli aumenti dei costi energetici l'intero anno 2022 e che ci attendono anche per il 2023. Nelle precedenti comunicazioni e nell'incontro dello scorso settembre riteniamo di aver trasmesso con chiarezza che la nostra società non poteva esserne risparmiata, ma adesso abbiamo più elementi da poter condividere.

Rispetto al 2019, ultimo anno di piena attività, i dati al mese di ottobre hanno confermato la diminuzione media di circa il 40% degli acquisti di energia elettrica e dei consumi di gas. Gli interventi tecnici degli ultimi due anni sugli impianti sono stati determinanti specie per la componente elettrica, mentre per il consumo di gas hanno inciso in parte anche le condizioni climatiche favorevoli dell'ultimo periodo.
 
La nostra prima preoccupazione è stata quella di verificare il limite di sostenibilità finanziaria dei maggiori costi energetici che avevamo da subito stimato in circa 250mila Euro e pensiamo sia a tutti evidente che per poter evitare una perdita di bilancio nel 2022 saremmo stati costretti a chiusure della sede anche nei mesi estivi.
Oggi stimiamo un aumento dei costi energetici di circa Euro150-180mila nonostante una diminuzione media dei consumi del 40% soprattutto grazie agli interventi tecnici effettuati.
Anche se guardiamo ai prezzi di quest'ultimo periodo con sollievo rispetto alle speculazioni dei mesi scorsi, è giusto ricordarci che tutti noi, anche come individui e famiglie, ci stiamo confrontando con prezzi che sono comunque tre o quattro volte più alti rispetto ad anni con prezzi "normali".
 
A complicare ulteriormente la gestione, si è aggiunto il prelievo straordinario a favore delle aziende energivore da recuperarsi da società come Canottieri che producono e immettono in rete energia da produzione fotovoltaica. Al pari di tutte le aziende interessate, questo prelievo straordinario ci è stato applicato in ottobre con effetto retroattivo a partire da febbraio 2022 e con necessità di retrocedere a GSE circa Euro 130mila già incassati e con una previsione annua di mancate entrate totali di circa Euro 160mila.
Conseguenza per il 2022 di questo prelievo straordinario sarà di registrare una differenza stabilmente negativa anche di 8-9 volte nel confronto tra il nostro costo di acquisto (a mercato) ed il prezzo di cessione dell'energia elettrica (calmierato e ricalcolato).
Come se non bastasse, il prelievo straordinario era stato normato inizialmente con termine al 31 dicembre 2022, ma è poi stato prorogato al 30 giugno 2023 e non dovremo sorprenderci di una ulteriore proroga al 31 dicembre 2023. Unica consolazione quella di contribuire alla stabilità del sistema Paese.
 
In considerazione dell'aumento delle quote annue in base all'inflazione previsto dallo statuto, nell'incontro di settembre abbiamo confermato che non si sarebbe richiesto un ulteriore contributo ai Soci anche grazie alla complessiva ristrutturazione finanziaria che ci ha permesso di fronteggiare queste situazioni senza particolari difficoltà. La sostenibilità finanziaria resta pienamente confermata, così come è però confermata la necessità di non abbassare la guardia perché già sappiamo che gli effetti dei costi energetici e del prelievo straordinario avranno un impatto determinante sul bilancio 2023 con un sicuro riflesso almeno sul 2024 e senza dimenticare i costi di tutti gli altri servizi che di certo non sono diminuiti.
 
Con l'occasione Vi ricordiamo che nella seconda metà di gennaio si terrà un nuovo incontro di aggiornamento e confronto con il Consiglio di Amministrazione.
 
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