Posizioni non regolari, congelati 150 soci.

09/02/2015

«Posizioni non regolari» La Cano congela 150 soci
Al vaglio i casi di figli diventati maggiorenni e di conviventi non ancora iscritti Il nuovo cda promosso dagli ispettori ministeriali: «Ci hanno fatto i complimenti»


«La Canottieri è salva, ma il lavoro non è finito, anzi per alcuni versi inizia adesso». A un mese e mezzo dall' assemblea straordinaria che vide i soci accorrere per approvare il nuovo statuto e consentire così di sanare le irregolarità che ne avrebbero comportato la chiusura, al presidente Massimo Pelagatti si illumina ancora lo sguardo: «E' stata un' emozione e dimostra che il senso di appartenenza c' è ancora ed è un valore aggiunto». Porta la data del 22 gennaio scorso il verbale rilasciato dagli ispettori ministeriali che certifica l' avvenuta revisione e l' ottemperamento di tutte le prescrizioni rilevate: «Devo dirlo: ci hanno fatto i complimenti per il lavoro eccellente». Ma il tempo di godersi il successo è giusto quello di un sorriso: «Ora inizia un lavoro molto intenso». E uno dei primi passi riguarda alcune posizioni non regolari emerse dopo aver analizzato il Libro soci: si tratta di circa 150 persone suddivise in tre gruppi. Nel primo caso rientrano 29 figli di soci che hanno compiuto il diciottesimo anno nel 2014 ma non hanno completato l' iter per diventare soci a tutti gli effetti, in quanto sospeso dall' ispezione.
Nel secondo gruppo troviamo invece un' ottantina di ragazzi divenuti maggiorenni prima del 1° gennaio 2014 (e si va indietro di ben 5 anni) che pur pagando regolarmente la quota annuale di frequenza non hanno sottoscritto l' azione nominale di 25 euro o non hanno presentato domanda di ammissione a socio. Nell' ultimo gruppo vi sono invece 44 coppie di conviventi e coniugi che avevano iniziato il cosiddetto «percorso dei 5 anni»: in sostanza al convivente o coniuge di socio o socia venivano concessi 5 anni di frequenza, con il solo esborso della quota annuale, prima si essere tenuti a versare l' iscrizione di 2.800 euro. Una procedura che la precedente amministrazione aveva sospeso. «Per costoro - precisa il presidente - in realtà esiste già una soluzione concordata con i consulenti. In sostanza daremo loro modo di concludere l' iter senza considerare l' anno 2014 ma con l' impegno ad associarsi entro la fine dei 5 anni con il pagamento della quota di ingresso di 2.800 euro». Il Cda nelle scorse settimane ha invitato a tre riunioni gli interessati di tutti i gruppi e nel frattempo le loro posizioni sono state congelate: non dovranno versare la quota di frequenza per il 2015 fino a quando i consulenti tecnici non avranno chiarito il modus operandi da adottare. In questo periodo le loro tessere di ingresso non verranno però disabilitate. «Vorrei chiarire - aggiunge il presidente - che la decisione di congelare queste posizioni è a vantaggio degli interessati perché in questo momento, sia con il vecchio che con il nuovo statuto, queste persone potrebbero associarsi solo pagando la quota di 2.800 euro (oltre all' azione di 25 euro). Ribadisco infatti che la consuetudine, mantenuta negli ultimi 20 anni, di associare gratuitamente figli e coniugi dei soci non trova riscontro nè nello statuto, nè nella legge e ha portato grave danno alla situazione patrimoniale della Canottieri. Si pensi che solo un quinto dei soci ha pagato la quota di ammissione». Il messaggio è chiaro: «Questo consiglio non farà mai nulla contro la legge». (m.v.)
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