Assemblea: tutto quello che c'è da sapere

20/06/2020 - 29/06/2020

SOCIETÀ CANOTTIERI MINCIO SOC. COOP.

ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA 2020
28 GIUGNO 2020 (PRIMA CONVOCAZIONE)
12 LUGLIO 2020 (SECONDA CONVOCAZIONE)

RELAZIONE SULLE MATERIE ALL’ORDINE DEL GIORNO

PREMESSA GENERALE

Egregi Soci,

l’assemblea ordinaria e straordinaria della Canottieri Mincio che si celebrerà il prossimo 28 giugno in prima convocazione, ed il prossimo 12 luglio in seconda convocazione, è senza dubbio, e sotto vari profili, ben diversa dalle assemblee che tradizionalmente distinguono il nostro sodalizio.
Si terrà innanzi tutto, a causa dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 che ha caratterizzato gli ultimi mesi, in conformità alle disposizioni di igiene pubblica e di sicurezza sanitaria imposte dalla legge. A tal fine, dato che il legislatore ha comunque previsto, con l’art. 106 del D.l. 17 marzo 2020 n. 18 (c.d. Cura Italia), che le assemblee delle società siano tenute entro il termine non derogabile dei 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale, se ne è resa necessaria la convocazione entro la fine del mese di giugno. Ciò impone di svolgere l’assemblea osservando il regime di distanziamento sociale, al fine di evitare problemi di natura epidemiologica.
Dovendo prendere atto di tale obbligo, e considerato che la sede sociale non potrebbe garantire l’accesso dei soci all’assemblea in presenza fisica nel rispetto delle prescrizioni di legge, si è optato, in base a quanto disposto dal detto art. 106 del D.l. n. 18/2020, per il regime dell’assemblea da remoto, consentendo l’intervento ad essa e l’esercizio del diritto di voto esclusivamente tramite la figura del Rappresentante Designato ai sensi dell’articolo 135-undecies del D.lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza). COME SI VOTA? SCOPRILO A QUESTO LINK
Tale sistema di voto mortifica, senza dubbio, il dibattito assembleare e la dialettica che usualmente caratterizza il nostro sodalizio. Ma l’alto numero dei soci non consentiva alternative tecnicamente plausibili.
Per ovviare all’inconveniente e per tutelare in massimo grado il diritto dei soci all’informazione, la loro possibilità di chiedere spiegazioni e chiarimenti, nonché la libertà del voto, si è deciso, con un considerevole sforzo organizzativo, di adottare per l’assemblea in questione accorgimenti tecnici e soluzioni giuridiche che di norma sono utilizzate per le assemblee delle società quotate, anche se un obbligo in tal senso non era previsto dall’art. 106 del D.l. n. 18/2020. A tal fine si è provveduto:
  • a predisporre la presente relazione sulle materie all’ordine del giorno, che per ciascun punto oggetto di decisione illustra la materia trattata ed indica il quesito che sarà sottoposto ai Soci in sede di votazione telematica, la quale si effettuerà tramite il conferimento di apposita delega al Rappresentante Designato;
  • a prevedere la facoltà per i soci di porre domande all’organo amministrativo della Società, al fine di avere chiarimenti sui vari aspetti delle materie poste all’ordine del giorno;
  • a disporre un regime di voto che consenta di modificare o revocare le deleghe e le istruzioni di voto impartite al Rappresentante Designato.
Oltre a tali accorgimenti tecnici la Società ha poi provveduto a diffondere tramite i propri strumenti digitali non solo il progetto di bilancio di esercizio, ma anche tutta la documentazione relativa alle delibere da assumere, ad organizzare dirette streaming sull’assemblea, sulla sua organizzazione e sui contenuti delle delibere, nonché a favorire la diffusione di informazioni in materia tramite la stampa locale. I soci sono quindi stati messi in condizione di poter adeguatamente assumere informazioni preventive, da varie fonti, sulle materie oggetto della delibera.
L’assemblea che si andrà a celebrare assume inoltre una peculiare importanza per la vita della Società anche in ragione dei suoi contenuti. Essa infatti si terrà sia in parte straordinaria, per l’approvazione del nuovo Statuto Sociale, del nuovo Regolamento di Disciplina e del nuovo Regolamento Unico Assembleare per la parte inerente ai rapporti mutualistici, sia in parte ordinaria, al fine di procedere, oltre all’approvazione del bilancio e al rinnovo delle cariche sociali (e delibere inerenti), all’approvazione del nuovo Regolamento Unico Assembleare per la parte non inerente ai rapporti mutualistici. Oltre a ciò l’assemblea è chiamata ad assumere le delibere resesi necessarie a seguito degli esiti della nuova ispezione ministeriale della Società ancora in corso. Esiti che, sebbene non ancora formalizzati proprio in ragione del fatto che l’ispezione non si è ancora conclusa, sono stati comunque anticipati agli organi sociali in occasione del fisiologico dialogo informale con gli ispettori ministeriali, che di norma caratterizza tali attività ispettive.
Sotto questo profilo l’assemblea che si celebra, sia ordinaria che straordinaria, assume un’importanza del tutto peculiare nella vita della Canottieri Mincio. Da un lato, tramite l’approvazione del nuovo Statuto e dei nuovi Regolamenti, pone termine al processo di riorganizzazione interna della Società già avviato con le modifiche statutarie disposte alcuni anni fa in risposta ad una precedente e assai impegnativa ispezione ministeriale, risolvendo alcuni problemi rimasti ancora aperti. Dall’altro, mette mano in via definitiva al tema inerente al regime dei ristorni ai soci, ponendo in sicurezza questi ultimi da eventuali richieste di ripianamento delle perdite sociali giustificate con l’operatività del regime dei ristorni negativi, oggetto da ultimo di specifico rilievo e contestazione da parte degli ispettori ministeriali. Le soluzioni che sono qui proposte e offerte in delibera ai soci hanno un duplice pregio. Consentono in primo luogo di chiudere con le pendenze inerenti agli ultimi esercizi sociali, tutti in perdita, evitando ulteriori esborsi dei soci a titolo di ripianamento delle perdite maturate dalla società. Delineano poi per il futuro un regime dei ristorni che evita in radice che tale problema si possa ancora manifestare.

PARTE STRAORDINARIA
  1. Approvazione del nuovo Statuto Sociale.
Il testo del nuovo Statuto che viene posto in delibera, e che è stato presentato ai soci in forma di tavola sinottica per consentire una facile comparazione tra la singola norma statutaria oggi in vigore e quella che dovrà sostituirla, è il frutto di un processo di revisione iniziato quasi due anni fa, con il conferimento di un incarico professionale specifico a terzi. L’incarico era finalizzato, nelle originarie intenzioni, a consentire una modernizzazione del testo statutario che risolvesse anche i problemi rimasti in sospeso dopo l’approvazione del vigente testo di Statuto, frutto di un intervento del tutto emergenziale causato dagli esiti di una precedente ispezione ministeriale. Tale processo di modifica, che ha subìto nel tempo rallentamenti, ha poi fruito, nella fase finale, dei rilievi mossi in via informale dagli ispettori ministeriali in occasione dell’ispezione ancora in corso, e si è quindi fatto carico di anticipare e prevenire eventuali diffide degli ispettori, in ottica di prevenzione di ulteriori problemi di rapporto con il Ministero competente (MISE). Si è preferito, in altri termini, giocare in prevenzione rispetto a future e probabili diffide ministeriali, trasformando, tramite il dialogo informale con gli organi ministeriali, il “problema” dell’ispezione ministeriale in un’opportunità di sviluppo operativo. A tal proposito si sono in particolare affrontati i nodi ancora irrisolti della partecipazione dei soci alla vita sociale e dello sviluppo del rapporto sociale in coerenza con i principi che caratterizzano lo scopo mutualistico. Si è voluto in tal modo proporre ai soci uno statuto moderno sotto vari profili, che vanno dalle modalità di convocazione dell’assemblea al ruolo assunto dai social networks come strumento di partecipazione alla vita sociale. In relazione all’organo amministrativo si è optato per il venir meno della figura degli amministratori di minoranza, dimostratasi non adatta alla realtà sociale del nostro sodalizio, e la configurazione di un organo più flessibile con il passaggio da un numero fisso di consiglieri (sette) al regime più diffuso del consiglio a numero variabile (da cinque a sette), in base alla decisione assunta dall’assemblea in sede di rinnovo dell’organo. A tutela della compattezza dell’organo amministrativo è stato mantenuto il regime del voto di lista. Assume poi rilievo la creazione del Collegio dei probiviri, che oltre a sgravare l’organo amministrativo di un onere operativo di non poco conto introduce un’ulteriore garanzia di indipendenza a favore dei soci. In relazione al regime dei ristorni, la nuova versione di Statuto che si propone per il voto fa venir meno il regime dei ristorni anticipati, oggetto di critica in sede di ultima ispezione e poco adatto ad una realtà mutualistica come la nostra, introducendo l’alternativa, da assumere di anno in anno con delibera dei soci in sede di fissazione della quota associativa annuale, tra ristorno differito (in misura fissa o variabile) e delibera di non distribuzione dei ristorni.
Le modifiche introdotte hanno toccato, in misura variabile, tutti gli articoli dello Statuto, con la conseguenza che si è ritenuto opportuno prevedere un’approvazione dello Statuto nella sua unitarietà, e quindi con unica delibera a valere per tutto il corpo normativo proposto, visto nella sua globalità.
Tanto premesso, il Consiglio di Amministrazione propone ai Soci di assumere la seguente deliberazione:
L’assemblea dei soci delibera di approvare il testo del nuovo Statuto Sociale, che si intende approvato nella sua unitarietà”.
  1. Approvazione del Regolamento di Disciplina.
Il testo del nuovo Regolamento di Disciplina, che sostituisce il vigente Codice di comportamento, ripropone in larghissima misura le regole operative già esistenti, adeguandole al regime da ultimo introdotto del Collegio dei Probiviri. Le uniche aggiunte riguardano il procedimento disciplinare, oggi non oggetto di formalizzazione ma di mera prassi operativa, che si viene a codificare a tutela dei soci. Il Regolamento di Disciplina costituisce parte integrante del rapporto mutualistico in quanto le sanzioni irrogate incidono in modo talora sostanziale, e finanche ultimativo, sul rapporto sociale. Da qui la scelta di governare la materia in un unico contesto regolativo, con un corpo di norme distinte dal Regolamento Unico Assembleare e dal Regolamento Unico Consiliare e modificabile solo con un voto assembleare assunto dai soci con le maggioranze necessarie a regolare i rapporti mutualistici.
Le modifiche introdotte, che per la gran parte e ad eccezione di quanto appena riferito hanno toccato aspetti solo formali del quadro regolativo vigente, hanno ancora una volta investito, in misura variabile, tutti gli articoli dello Statuto, con la conseguenza che si è ritenuto opportuno prevedere un’approvazione dello Statuto nella sua unitarietà, e quindi con unica delibera a valere per tutto il corpo normativo proposto, visto nella sua globalità.
Tanto premesso, il Consiglio di Amministrazione propone ai Soci di assumere la seguente deliberazione:
L’assemblea dei soci delibera di approvare il testo del nuovo Regolamento di Disciplina, che si intende approvato nella sua unitarietà”.
  1. Approvazione del Regolamento Unico Assembleare (parte mutualistica).
Quanto appena esposto in relazione al Regolamento di Disciplina consente di affrontare e chiarire un profilo di architettura generale dell’intervento realizzato. L’attuale quadro regolativo vede infatti la presenza, a fianco dello Statuto Sociale, di una molteplicità di regolamenti, alcuni deliberati dall’assemblea dei soci ed altri dall’organo amministrativo, che disciplinano i vari aspetti della vita sociale. Ne emerge, a ben vedere, un mosaico organizzativo della Società oggi poco organico, in cui la numerosità dei regolamenti, la loro eterogenea natura (di derivazione talora assembleare a talaltra consiliare) e l’intrecciarsi dei vari aspetti talora attinenti e talora estranei al profilo mutualistico del rapporto rende di non facile gestione l’operatività degli organi sociali.
Nell’intento di rendere più lineare e facilmente gestibile il quadro regolativo interno, in sede di riorganizzazione della materia si è optato per semplificare la struttura dei regolamenti ordinando l’intera materia in (soli) tre distinti regolamenti, ovvero il Regolamento di Disciplina, di cui si è parlato al punto precedente, il Regolamento Unico Assembleare ed il Regolamento Unico Consiliare. Il Regolamento Unico Assembleare disciplina tutte le questioni soggette, quanto a definizione delle regole applicabili al rapporto, alla competenza deliberativa dell’assemblea dei soci. Tutte le materie che per legge o volontà statutaria attengono alla competenza regolativa dell’assemblea, diverse dalla materia disciplinare di cui al Regolamento di Disciplina, sono pertanto disciplinate dal Regolamento Unico Assembleare, che funge di fatto da testo unico delle regole organizzative interne di competenza assembleare. Proprio in ragione di ciò, e per rendere più chiaro il regime di volta in volta applicabile ai fini di apportare modifiche in materia, il Regolamento Unico Assembleare si articola a sua volta in due distinte parti, ovvero la parte prima, relativa ai profili inerenti al rapporto mutualistico, e le parti successive alla prima, che regolano le materie di competenza assembleare ma non inerenti al rapporto mutualistico. Le regole interne che incidono sui vari profili del rapporto mutualistico, già presenti nei vari regolamenti ad oggi in vigore, sono quindi state concentrate nella parte prima del Regolamento Unico Assembleare, la cui modifica potrà avvenire solo con le maggioranze a tal fine previste dalla legge. Trattasi delle materie attinenti all’accesso alla sede sociale, ai diritti conferiti ai soci onorari, all’uso delle attrezzature sportive, alla realizzazione dello scopo mutualistico e ai provvedimenti disciplinari. Su queste il Regolamento Unico Assembleare delinea i principi portanti del rapporto e dei diritti riconosciuti ai soci, demandando alla concreta operatività del Regolamento Unico Consiliare la disciplina operativa di dettaglio, in base a quanto già oggi avviene.
Tutte le materie non regolate a livello di Regolamento Unico Assembleare sono demandate alla competenza regolativa dell’organo amministrativo e sono quindi disciplinate dal Regolamento Unico Consiliare, a sua volta emanato dall’organo amministrativo della Società e in quanto tale estraneo alla competenza dell’assemblea dei soci.
Nel presente punto dell’ordine del giorno, inerente alla parte straordinaria dell’assemblea, è chiesto ai soci di approvare non tutto il Regolamento Unico Assembleare, bensì solo la prima parte di esso, ovvero proprio quella inerente ai profili mutualistici.  La materia trattata riprende, talora innovando, disposizioni già presenti negli attuali regolamenti, introducendo modifiche all’intero corpo regolativo. Di qui la scelta, ancora una volta, di prevedere un’approvazione della prima parte del Regolamento Unico Assembleare nella sua unitarietà, e quindi con unica delibera a valere per tutto il corpo normativo proposto, visto nella sua globalità.
Tanto premesso, il Consiglio di Amministrazione propone ai Soci di assumere la seguente deliberazione:
L’assemblea dei soci delibera di approvare il testo del nuovo Regolamento Unico Assembleare, per la parte prima relativa ai profili inerenti al rapporto mutualistico, che si intende approvato nella sua unitarietà”.

PARTE ORDINARIA
  1. Ispezione ministeriale alla Società. Anticipazione all’assemblea degli esiti. Comunicazioni e decisioni inerenti.
Nel mese di dicembre 2019 è iniziata presso la sede sociale un’ispezione ordinaria degli ispettori del Ministero competente (MISE), volta a verificare il pieno rispetto dei canoni mutualistici della cooperativa. Ad oggi l’ispezione, che ha visto un fermo forzato a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, è in fase di chiusura. L’attività svolta dagli ispettori ha messo in evidenza, in base ai fisiologici colloqui informali avuti, alcune potenziali criticità riguardanti i ristorni, per come sono previsti nel vigente art. 19 dello Statuto.
L’attenzione degli ispettori si è in particolare focalizzata sugli esercizi 2017 e 2018, in cui si sono riscontrate delle perdite di esercizio. Tale circostanza, unita al fatto che in sede di delibera sulla fissazione della quota annuale di frequenza per tali anni l’assemblea non avrebbe assunto posizione espressa circa l’esclusione della distribuzione ai soci degli eventuali ristorni, sia negativi che positivi, ha indotto gli ispettori a contestare l’operato della Società. Questa infatti, proprio per il fatto che avrebbe implicitamente riconosciuto ai soci una quota di ristorno anticipato già compreso nella quota di frequenza annua, dovrebbe ora procedere, nella prospettazione degli ispettori, al recupero verso i soci dei cosiddetti ristorni negativi, ovvero delle perdite maturate dalla Società medesima nei singoli esercizi. Pertanto, secondo questo criterio interpretativo, i soci sarebbero tenuti a rimborsare alla società gli importi corrispondenti alle perdite già coperte attraverso l’utilizzo del patrimonio sociale. Per ovviare a tale problema senza incorrere in sanzioni ministeriali e cercando di evitare un complesso lavoro di recupero economico, oltretutto sicuramente non gradito ai soci, dopo aver interloquito con gli ispettori ministeriali si sarebbe trovata una soluzione giuridicamente corretta ed accettabile a livello operativo, in quanto in linea e coerente con la modalità di tenuta delle scritture contabili da parte della Società nei detti anni di riferimento. Si tratterebbe, con una delibera ricognitiva della originaria ed implicita volontà a suo tempo manifestata dai soci e, quindi, a chiarimento di quanto da essi stabilito in sede di fissazione della quota annuale di frequenza per gli anni 2017 e 2018, di dichiarare e deliberare che i relativi importi furono fissati sul presupposto della non distribuzione, per tali anni, dei ristorni maturati. Si ovvierebbe con tale delibera al problema del recupero dei c.d. ristorni negativi, in quanto le perdite subìte dalla Società sarebbero assorbite, come in effetti è avvenuto, tramite una corrispondente riduzione delle riserve sociali. Da qui la richiesta all’assemblea di votare la proposta di delibera sotto riportata. L’approvazione della proposta di delibera eviterebbe l’invio di diffide degli ispettori alla Società, le quali dovrebbero nel caso essere ottemperate dato che, altrimenti, passato inutilmente il termine di sessanta giorni previsto dalla legge si addiverrebbe al commissariamento della Società stessa.
Tanto premesso, il Consiglio di Amministrazione propone ai Soci di assumere la seguente deliberazione:
L’assemblea dei soci, a chiarimento di quanto stabilito in sede di fissazione della quota annuale di frequenza per gli anni 2017 e 2018, dichiara e delibera che i relativi importi sono stati fissati sul presupposto della non distribuzione, per tali anni, dei ristorni maturati”.
 
  1. Presentazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2019, corredato dalle relazioni del consiglio di amministrazione, del collegio sindacale e del revisore legale dei conti: deliberazioni inerenti e conseguenti.
Il bilancio d’esercizio chiude con una perdita d’esercizio pari a circa € 122.000,00=. I documenti contabili tempestivamente depositati presso la sede sociale consentono un dettagliato esame della gestione sociale e dell’andamento economico. Merita in particolare porre attenzione alle principali voci di spesa, con particolare riguardo ai costi di energia e ai costi del personale. Si riscontra un ottimo risultato sulla gestione della società gruppi sportivi, caratterizzata da una flessione dei costi sopportati dalla cooperativa rispetto all’anno precedente. Passando alle voci di ricavo si evidenziano i minori introiti relativi ai contributi GSE per l’impianto fotovoltaico e al relativo abbassamento dei ricavi da energia immessa in rete. Maggiori introiti sono stati registrati nelle quote annue dei soci. Ottimi i risultati provenienti dalla terzializzazione del settore tennis, che ha portato per il primo anno la gestione del settore in utile.
In ragione di ciò si propone di coprire le perdite maturate ricorrendo alla riserva quota ammissione soci e nel contempo, a tutela dei soci stessi e al fine di evitare l’effetto dei ristorni negativi, escludendo la distribuzione di ristorni.
Tanto premesso, il Consiglio di Amministrazione propone ai Soci di assumere la seguente deliberazione:
L’assemblea dei soci delibera di approvare il bilancio di esercizio per l’anno 2019 come proposto dal Consiglio di Amministrazione, da cui emerge la perdita di € 122.544,24=, la copertura delle perdite tramite utilizzo della riserva quote ammissione soci nonché la non distribuzione dei ristorni maturati”.
 
  1. Determinazione della quota annuale di frequenza per l’anno 2020: deliberazioni inerenti e conseguenti.
Come per l’esercizio 2019 si propone di mantenere inalterata la quota di frequenza annua, pari ad € 358,00=, iva compresa. Si prevede espressamente, a fronte del pagamento di tale quota, la non distribuzione per l’anno 2020 dei ristorni eventualmente maturati. Ciò anche in considerazione del fatto che, allo stato, è ragionevole ipotizzare che non si realizzeranno le condizioni economico- gestionali idonee a consentire un ristorno differito alla chiusura dell’esercizio in corso.
Tanto premesso, il Consiglio di Amministrazione propone ai Soci di assumere la seguente deliberazione:
L’assemblea dei soci delibera di fissare la quota annuale di frequenza per l’anno 2020 nell'importo di € 358,00, con conseguente non distribuzione, per tale anno, dei ristorni eventualmente maturati”.
 
  1. Nomina dei componenti del consiglio di amministrazione per il triennio 2020-2021-2022.
Alla data dell’11 giugno 2020 sono pervenute in sede le candidature di due liste per l’elezione del nuovo consiglio di amministrazione, come previsto all’art. 27 dello Statuto Sociale. Entrambe le liste, già oggetto di pubblicità tra i soci in via sia formale che informale, soddisfano i requisiti per la loro ammissione alla votazione. Sia il collegio sindacale che il consiglio di amministrazione hanno provveduto alle verifiche di idoneità dei candidati e di regolarità di presentazione delle liste.
Tanto premesso, il Consiglio di Amministrazione propone ai Soci di assumere la seguente deliberazione:
L’assemblea dei soci delibera di nominare i componenti del consiglio di amministrazione per il triennio 2020-2021-2022, ai sensi dell’art. 27 dello Statuto Sociale, nelle persone dei consiglieri di cui alla lista del seguente candidato presidente:”.
  1. Determinazione dei compensi dei componenti del consiglio di amministrazione.
In considerazione della particolare fase che sta attraversando la Società, anche in ragione delle difficoltà di contesto economico in cui opera, si propone di mantenere invariato, per il triennio 2020-2021-2022, il trattamento economico già previsto per i componenti dell’organo amministrativo oggi in carica, costituito da un gettone fisso di presenza e con un limite annuo di presenze riconosciute.
Tanto premesso, il Consiglio di Amministrazione propone ai Soci di assumere la seguente deliberazione:
L’assemblea dei soci delibera, per il triennio 2020-2021-2022, di attribuire ad ogni componente dell’organo di amministrazione una indennità di carica di € 150,00= al lordo di imposte e contributi di legge, spettante per ogni riunione dell'organo alla quale il consigliere partecipi, per un tetto massimo computabile di quindici volte per ogni esercizio”.
  1. Nomina dei componenti del collegio sindacale per il triennio 2020-2021-2022.
Sono pervenute alla data del 19 giugno 2020 le seguenti sei candidature per la carica di sindaci della Società:
1 Dott. Alessandro Corradi
2 Dott. Luca Gasparini
3 Dott. Antonio Pavesi
4 Dott. Francesco Bonfanti
5 Dott. ssa Elvira Mengazzoli
6 Dott. Paolo Benedusi

Tutte le candidature presentate sono ritenute ammissibili in base ai requisiti previsti dal Regolamento elettorale e per numero complessivo degli aspiranti alla carica.
Tanto premesso, il Consiglio di Amministrazione propone ai Soci di assumere la seguente deliberazione:
L’assemblea dei soci delibera di nominare i componenti del collegio sindacale per il triennio 2020-2021-2022, ai sensi dell’art. 33 dello Statuto Sociale, nelle persone dei seguenti sindaci:”.
  1. Determinazione dei compensi dei componenti effettivi del collegio sindacale.
In considerazione della particolare fase che sta attraversando la Società, anche in ragione delle difficoltà di contesto economico in cui opera, si propone di mantenere invariato, per il triennio 2020-2021-2022, il trattamento economico già previsto per i componenti effettivi dell’organo di controllo in carica, corrispondente ad € 7.592,98= annui lordi per ogni sindaco effettivo.
Tanto premesso, il Consiglio di Amministrazione propone ai Soci di assumere la seguente deliberazione:
L’assemblea dei soci delibera, per il triennio 2020-2021-2022, di attribuire ad ogni componente effettivo del collegio sindacale un compenso annuo di € 7.592,98= al lordo di imposte ed oltre contributi di Cassa Previdenziale e di legge, senza maggiorazione per il Presidente del collegio sindacale”.
  1. Nomina del revisore legale dei conti per il triennio 2020-2021-2022.
Sono pervenute alla data del 19 giugno 2020 le seguenti quattro candidature per la carica di revisore legale dei conti della Società Dott. Claudio Montecchio, Dott.ssa Patrizia Geremia, Dott. Augusto Federico, Dott. Luigi Bartoli. Tutte le candidature presentate sono di per sé ammissibili in base ai requisiti previsti dal Regolamento elettorale, ma in considerazione dei limiti quantitativi ivi previsti si ammettono alla votazione le sole prime tre candidature pervenute, ovvero quelle dei Dott. Claudio Montecchio, Dott.ssa Patrizia Geremia, Dott. Augusto Federico. Tanto premesso, il Consiglio di Amministrazione propone ai Soci di assumere la seguente deliberazione:
L’assemblea dei soci delibera di nominare il revisore legale dei conti per il triennio 2020-2021-2022, ai sensi dell’art. 34 dello Statuto Sociale, nella persona di:”.
  1. Determinazione del compenso del revisore legale dei conti.
In considerazione della particolare fase che sta attraversando la Società, anche in ragione delle difficoltà di contesto economico in cui opera, si propone di mantenere invariato, per il triennio 2020-2021-2022, il trattamento economico già previsto per il revisore legale dei conti, corrispondente ad € 5.000,00= annui lordi.
Tanto premesso, il Consiglio di Amministrazione propone ai Soci di assumere la seguente deliberazione:
L’assemblea dei soci delibera, per il triennio 2020-2021-2022, di attribuire al revisore legale dei conti un compenso annuo di € 5.000,00= al lordo di imposte ed oltre contributi di Cassa Previdenziale e di legge”.
  1. Approvazione del Regolamento Unico Assembleare (parte non mutualistica).
In sede ordinaria l’assemblea dei soci è chiamata ad approvare il Regolamento Unico Assembleare, di cui si è già sopra parlato, per le parti del medesimo che regolano i profili non attinenti ai rapporti mutualistici. Viene in particolare in considerazione la regolamentazione dell’attività di sede, i profili elettorali e di applicazione del Regolamento Elettorale (formazione delle liste e voto di lista), il nuovo regime del Collegio dei Probiviri, nonché le clausole inerenti alle modalità di gestione delle controversie tra i soci. La materia trattata riprende, innovando in termini talora sensibili, disposizioni già presenti negli attuali regolamenti, introducendo modifiche all’intero corpo regolativo. Di qui la scelta, ancora una volta, di prevedere un’approvazione di tali parti del Regolamento Unico Assembleare nella loro unitarietà, e quindi con unica delibera a valere per tutto il corpo normativo proposto, visto nella sua globalità.
Tanto premesso, il Consiglio di Amministrazione propone ai Soci di assumere la seguente deliberazione:
L’assemblea dei soci delibera di approvare il testo del nuovo Regolamento Unico Assembleare, per le parti diverse dalla prima e concernenti i profili non inerenti al rapporto mutualistico, che si intende approvato nella sua unitarietà”.



 
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