Musicando; IOM e Cano insieme

26/08/2009

Una serata diversa dalle altre. La Cano indossa il vestito da sera, fatto di luce ed acqua, ed ospita gli amici dello Istituto Oncologico Mantovano per raccogliere fondi da destinare alle attività dell'istituto (vedi sotto). Si inizia alle 21 con i giovanissimi Open 5, cinque ragazzi tra i tredici ed i quattordici anni con una grande passione per la musica, in una delle loro prime uscite in pubblico. Subito dopo il clarinetto di Roberta Visentini incontra il sax di Marco Remondini per una jam session di grande effetto. Si proegue con un duo tutto mantovano formato da Dave Ciclope e Manuel Malò che vi farà ballare a ritmo di Beatles, Samuel e Garfunkel, Eaglees. A seguire I Fuggiaschi, band nata tra Mantova e Milano. La serata si conclude con gli Hot Five, che presentano un repertorio  caratterizzato in prevalenza da brani originali e da monologhi vocali e strumentali, raccolti in un prossimo CD, alla cui stesura hanno contribuito tutti i componenti della band. 
L'ingresso per i non Soci è permesso tramite invito o con il permesso serale da 5 euro. Il front office rimarrà aperto per l'occasione fino alle ore 24.

Nella stessa serata verrà presentato anche il volume di Paolo Vaini (vedi sotto) sulla storia della Canottieri.
L'Istituto Oncologico Mantovano, il cui presidente è Attilio Anserini, è un’ associazione nata a Mantova nel giugno 1989 ad opera di persone (medici e non) motivate a promuovere attività di ricerca e di intervento nel settore delle malattie neoplastiche. L’intento, fin dalle origini, è di modificare, nei limiti del possibile, l’atteggiamento nei confronti dei malati di tumore, per rompere quel muro di silenzio che accompagna la scoperta della malattia, sia da parte dell’interessato che dei familiari. Lo IOM mira, tra le sue attività, a sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alle malattie tumorali, fornendo un continuo aggiornamento con ogni strumento, da Internet (sito www.iomn.it) alle conferenze, agli incontri, ai convegni, ai dibattiti, alle pubblicazioni.
Per dare maggiore concretezza e visibilità all’ opera dell’istituto è stato trasferito a Mantova un progetto di assoluta avanguardia: il trapianto delle cellule staminali autologhe e cioè provenienti dallo stesso organismo del trapiantato. Oltre a ciò, con quasi settanta volontari a Mantova e quindici a Viadana, lo IOM è presente quotidianamente all’interno dei reparti oncologici, dei day hospital e, da circa un anno, anche nella struttura di cure palliative dell’ospedale cittadino per svolgere attività di accoglienza e sostegno morale a
pazienti e familiari.
Per poter sostenere tutto ciò nelle speranze , nei sorrisi che si vogliono regalare ai malati e si spinge oltre. Forse oltre quella solitudine che descrive Quasimodo e che lo IOM, grazie al vostro contributo, può aiutare a sconfiggere.
Evidentemente c’è bisogno di fondi che vengono reperiti anche grazie a serate di musica rese possibili dalla grande disponibilità di musicisti, mantovani e non, che offrono la loro partecipazione gratuitamente. Un momento di solidarietà che si spinge oltre i confini della musica ed entra direttamente nei reparti, nel cuore delle persone,
L’idea di scrivere un libro a volte può nascere da un impulso creativo; altre volte, invece, può maturare per un sentimento di nostalgia verso gli anni passati; spesso, poi, è frutto di entrambe le cose. Una storia raccontata attraverso i ricordi, le fotografie degli anni passati, gli affetti e la memoria di Paolo Vaini, autore del libro Cara vecchia Cano” edito da Vidiemme ed uscito in anteprima in sette puntate sul quotidiano “La Voce”. Durante la serata l’autore presenterà la sua opera la cui pubblicazione potrebbe convergere con il Festival letteratura di Mantova. I ricordi parlano di una Canottieri Mincio vissuta attraverso le amicizie, i visi, ed i personaggi celebri degli anni scorsi; non solo , quindi, una storia che guarda ai fatti ma anche agli affetti sinceri.
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